venerdì 28 novembre 2008

Appello per GOMA

Mi è giunto questo appello dai miei amici dell'AIFO, un organismo non governativo (ONG) di cooperazione internazionale in ambito socio-sanitario. E' una ONLUS, riconosciuta idonea a svolgere attività di cooperazione allo sviluppo dal Ministero Affari Esteri Italiano. E' partner ufficiale dell OMS (working relationships) e partecipa all'assemblea annuale dell'OMS.
Visitando il loro sito potete vedere meglio chi sono e di cosa si occupano; io personalmente ho potuto visitare vari progetti che seguono in India e ho potuto apprezzare la serietà e l'impegno con cui lavorano.


Emergenza Umanitaria presso il “Centro di Salute Mentale” a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo
Abbiamo bisogno del vostro aiuto!


“Il grande massacro avvenuto a Kiwanja, un grosso centro abitato a 60 km da noi, ha messo la popolazione nel terrore. Moltissimi giovani sono stati trucidati nelle loro case e gli sfollati di guerra aumentano ogni giorno. Stiamo aspettando gli sviluppi della situazione e ormai la speranza della pace si allontana di giorno in giorno", ha scritto Suor Giovanna Gallicani, che collabora col “Centro di Salute Mentale di Goma”, sostenuto dall'AIFO.
Il “Centro di Salute Mentale”, sostenuto dall'AIFO a Goma, sta vivendo un periodo di vera emergenza, dovuto anche a 3.000 sfollati che vi hanno richiesto asilo, ed ha urgente bisogno di ricevere cibo, acqua e medicine per poter assistere i propri pazienti e la popolazione sfollata, aiutandola nel recupero della propria vita comunitaria e familiare. Il numero dei bambini ricoverati con gravi traumi da guerra è in costante aumento e ogni giorno decine di sfollati stremati si rivolgono al Centro in cerca disperato di aiuto.
Saccheggi, massacri, stupri, distruzioni e vessazioni di ogni tipo sui civili inermi hanno fatto precipitare la città nell’orrore. Da settimane un esodo incessante di sfollati continua a giungere ogni giorno in capitale, che registra oramai 2 milioni di persone, accampate in punti d’assistenza improvvisati e sprovvisti di tutto. La mancanza di cibo, acqua, medicine ed i casi di colera attanagliano Goma, che non è in grado di provvedere ai bisogni primari di così tante persone. Le violenze a danno dei civili inermi continuano, soprattutto nei confronti di donne e bambini. Per un primo intervento di urgenza abbiamo bisogno di 64.000,00 Euro.

Dateci un vostro contributo, questi i costi unitari dei beni necessari:
  • 10 kg di farina di mais: 8 €
  • 1 coperta: 15 €
  • 20 kg di fagioli: 32 €
  • Farmaci: 50 €

Per informazioni e per donazioni: www.aifo.it - numero verde 800 55 03 03
Oppure: c.c.postale 7484 intestato a AIFO ● Via Borselli 4-6 ● 40135 Bologna
c.c. Banca Popolare Etica, fil BO, IBAN: IT89 B050 1802 4000 0000 0505050

mercoledì 26 novembre 2008

Concerto di capodanno

Vi piacerebbe organizzare un concerto di capodanno con una vera orchestra?
Adesso è possibile!
L'ARTS ACADEMY CHOIR con il suo direttore Artistico CLAUDIO GNARINI

presenta

l'ORCHESTRA FILARMONICA UCRAINA di Dniepropetrovsk (composta da 60 elementi)
L'orchestra torna in Italia per il periodo natalizio ed anno nuovo 2009.

Per sapere come organizzare il concerto di Capodanno, contatta il direttore artistico Caudio Gnarini (direttore@artsacademychoir.it).

Programma

Famiglia STRAUSS (Johann- Padre E Figlio) Di Strauss

VALZER

Voci di Primavera - Frühlingsstimmen op. 410 Voices of Spring (1883)
L'imperatore - Kaiser-Walzer op. 437 Emperor Waltz (1888)
Sul bel Danubio Blu di Johann Strauss padre
Rose del Sud - Rosen aus dem Süden op. 388 Roses from the South (1880)

POLKE

Tritsch-Tratsch-Polka op. 214 (1858) Chit-chat
Annen op. 117 (1852) Anna
Jager poka (Il cacciatore)
Tuoni lampi e fulmini

OUVERTURE

Die Fledermaus (Il Pipistrello) (1874)
Wiener Blut( Sangue viennese) (1899)

MARCE

Marcia di Radetzky (Radetzkymarsch in tedesco) è una marcia composta da Johann Strauss.
È una delle sue opere più famose e venne composta in onore del generale Radetzky.
Quest'ultimo, nominato comandante dell'esercito austriaco, vinse a Custoza il 25 luglio 1848 contro Carlo Alberto, costringendolo a stipulare l'armistizio di Salasco (9 agosto).

OUVERTURE e SINFONIE DA OPERE

La Forza del Destino
La Traviata
I Vespri Siciliani
Nabucco

GIOACCHINO ROSSINI

La Gazza Ladra
L'Italiana in Algeri
Guglielmo Tell
(Tarantella dalla Boutique Fantasque)

GEORGE BIZET

Carmen

Pétr lll'ic Tchajkovskij

Schiaccianoci (valzer) (adagio)(danza araba)
Il Lago dei Cigni (valzer)
La Bella addormentata nel bosco (valzer)

mercoledì 19 novembre 2008

I tuoi occhi



Una bellissima poesia del mio amico Robert.
Visitate anche il suo blog, ne troverete molte altre e troverete tanti post interessanti.
In futuro pubblicherò altre sue poesie.


Nei tuoi occhi distratti e presenti

Mi perdo nei tuoi oceani

E nei tuoi cieli mi ritrovo.

Vasto il tuo mare e tumultuoso, è altro

Tenere le tue onde e avvolgenti, sei tu.

Amo il tuo mistero e tremo

E con fervore sacrale attendo per amarti.

Ora l’amore è silenzio e attesa

Sarà un giorno canto e intesa?!

Ti incontro nello scontro con me

Tra il me che ti conosce e brama

E il me che ti ignora e trema

All’alba del tuo pensiero e al tramonto

Un raggio unico accarezza i miei sogni:

il solco azzurro dei tuoi occhi…

Robert Cheaib

martedì 11 novembre 2008

Omaggio a Miriam Makeba



Voce dell'Africa, Miriam Makeba muore cantando contro la Camorra - 'Mama Africa' era un simbolo della lotta all'apartheid.

Sia Claudio (il direttore artistico) che io abbiamo avuto l'idea di inserire nel blog un ricordo di Miriam Makeba perciò vi propongo il suo brano più famoso e uno dei tanti articoli scritti su di lei in occasione della sua morte.


Voce leggendaria del continente africano e simbolo della lotta all'apartheid, Miriam Makeba, è morta in Italia a 76 anni, una volta lasciato il palco di Castel Volturno, in provincia di Caserta, dove aveva appena cantato in un concerto a sostegno dello scrittore Roberto Saviano, minacciato dalla camorra.
Conosciuta in tutto il mondo come 'Mama Africa', Miriam Makeba nasce a Johannesburg il 4 marzo 1932 e si impone come cantante nel 1959, durante una tournèe negli Stati Uniti con il gruppo sudafricano 'Manhattan Brothers'. A 27 anni lascia il Sudafrica per necessità di carriera, senza immaginare che sarebbe stata poi bandita per le sue posizioni contro l'apartheid. Nel 1960 cerca di rientrare, per il funerale della madre, ma le autorità le tolgono la nazionalità. A seguito di questo bando, Makeba vive 31 anni in esilio, negli Stati Uniti, in Europa e in Guinea.
Fu la prima donna nera a vincere il Grammy Award per l'album 'An Evening with Belafonte/Makeba', inciso insieme a Harry Belafonte nel 1965. Due anni dopo arriva la fama mondiale con 'Pata Pata', ispirata a una danza in una baraccopoli.
Nel 1968 sposa il leader delle Pantere Nere, Stokely Carmichael. L'evento solleva controversie negli Stati Uniti e Makeba si vede annullare i contratti discografici.
Carmichael e Makeba si trasferiscono in Guinea. Il matrimonio dura però pochi anni: nel 1973 Makeba si separa e riprende a cantare, soprattutto in Africa, Sudamerica ed Europa.
Dopo la morte della figlia Bongi, nel 1985, 'Mama Africa' si trasferisce in Europa, dove rimane fino al 1990, quando la liberazione di Nelson Mandela la convince a rientrare nel suo Paese. Ma passano sei anni prima che esca il suo nuovo disco, 'Homeland', in cui racconta sempre l'apartheid, ma anche la gioia di essere tornata nel suo paese. "Ho mantenuto la mia cultura, ho mantenuto la musica delle mie origini - ha scritto nella sua biografia - grazie a questo sono diventata questa voce e questa immagine dell'Africa e del suo popolo, senza esserne cosciente".
(fonte Apcom)

lunedì 10 novembre 2008

Human


Ho ascoltato questo brano alla radio e mi è piaciuto: ve lo propongo.
Quella che segue è la spiegazione del brano che ho trovato sul sito del gruppo.
Human è il primo singolo estratto dal terzo album di inediti, Day & Age, disponibile, almeno in Italia, soltanto in formato digitale.
Brandon ha descritto così il significato della canzone "Ci stiamo sempre più alienando e non riusciamo più a comportarci da umani con gli altri. Le famiglie si dividono e nessuno rimane più sposato per anni. Al posto di preoccuparci di questo ci importa di più in quale club andremo il prossimo fine settimana. Ecco perchè credo che in passato le cose fossero migliori". Queste considerazioni prendono spunto da una frase di Hunter S. Thompson, autore del libro Paura e digusto a Las Vegas da cui è stato poi tratto il film Paura e delirio a Las Vegas, che commentava come l'America stesse crescendo una generazione di ballerini.