venerdì 21 dicembre 2007

Poesia di Natale

Tu
che
ne dici
SIGNORE se
in questo Natale
faccio un bell’albero
dentro il mio cuore, e ci
attacco, invece dei regali,
i nomi di tutti i miei amici: gli
amici lontani e gli amici vicini, quelli
vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni gior-
no e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo
sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti
e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire
e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che
conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi
devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei
amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita.

Un albero con radici
molto profonde, perché
i loro nomi non escano
mai dal mio cuore; un
albero dai rami molto
grandi, perché i nuovi
nomi venuti da tutto il
mondo si uniscano ai già
esistenti, un albero con
un’ombra molto gradevole
affinché la nostra amicizia,
sia un momento di riposo
durante le lotte della vita

Questa poesia non è mia e non ne conosco l'autore, l'ho trovata su internet, mi è piaciuta e l'ho pubblicata per farvi i miei auguri.

Buon Natale


L'Arts Academy Choir augura a tutti
Buon Natale e felice anno nuovo.
Con l'augurio che il prossimo anno possano avverarsi tutti i vostri desideri e sia un anno pieno di Gospel!

mercoledì 19 dicembre 2007

12 days of Christmas - Muppets & John Denver


The 12 days of Christmas sung by the Muppets & John Denver

Merry Christmas Mr. Bean


Mr. Bean (Rowan Atkinson) goes Christmas shopping

Crime Time: The Gift


Ho Ho Ho! Shifty (The Criminal) dresses up like Santa Claus in an attempt to make off with stolen Christmas gifts.

lunedì 10 dicembre 2007

... e Ombretta pianse


Un contributo di Silvia relativo al concerto del 28 novembre scorso.

Il Dottor Pelosone dice: “Anche se pochi, pensate che avete regalato un momento di gioia a questi bambini e ai loro genitori”…e Ombretta non è riuscita a trattenere le lacrime: e chi può biasimarla?
Mi giro e…anche Priscilla rimane contagiata dalle lacrime. A quel punto, come potevo io esimermi dal fare loro compagnia?
Un pianto delicato e liberatorio e anche adesso, nel ricordare il momento, non riesco a trattenere qualche lacrima.
E’ stata un’esperienza emozionante, intensa, esaltante, coinvolgente…vera!
I “dottor sogni” nelle persone di: dottor Pelosone, dottoressa Irina Pirina e il mitico dottor Stropiccio, sono persone magnifiche, non ci sono parole per descrivere lo splendido lavoro che compiono.
Mi ritengo onorata di aver partecipato a questo straordinario evento (chiamarlo concerto mi sembra riduttivo) perché poter vedere i “dottor sogno” all’opera è un’esperienza che tutti dovrebbero fare per capire quale grande lavoro essi compiono.
Cantavamo e il dottor Stropiccio si aggirava tra di noi.
Più lui si agitava, ballava, cantava (o faceva finta), si dimenava e faceva volare le scarpe in qua e in là, più noi facevamo fatica a rimanere seri: anche i nostri bambini interiori sono venuti fuori a godersi lo spettacolo!
Penso di poter parlare per tutti dicendo che si era creata un’atmosfera speciale e quel gruppetto di persone: noi coristi, i bambini, i loro genitori e i dottori, si è ritrovato in un angolo di Paradiso come se tutto si fosse fermato e non esistesse più niente oltre noi.
Il vero miracolo comunque, sono e rimangono i bambini che, anche nella malattia, sorprendono gli adulti e sono più adulti degli adulti stessi.
Io ho l’onore di conoscere uno di questi piccoli-grandi eroi. Ha 11 anni si chiama Fausto e ha quasi vinto la sua guerra. Anche a lui, che con i suoi soli 11 anni mi ha insegnato molto, va il mio piccolo pensiero. Vorrei ricordare anche la sua zia che è una mia carissima amica, la quale è stata accanto a Fausto in ogni momento e lo è tutt’ora, e aggiungo un mio personale ringraziamento perché è sempre molto vicina anche a me e mi tratta come una piccola principessa: grazie Maria!...e grazie Fausto!
Tornando al nostro concerto, beh, che altro aggiungere…queste sono le esperienze, le emozioni, che ci permette di vivere la musica, e in più ci divertiamo anche!!!
Tornata a casa, la sera, ho incontrato le mie nipoti (ne ho 2 di 7 e 8 anni), le ho abbracciate come se stessi abbracciando i bimbi che erano venuti ad ascoltarci, ma soprattutto come se stessi abbracciando tutti quelli che non c’erano ai quali va dedicato il nostro pensiero e ovviamente….la nostra musica!
Silvia

venerdì 7 dicembre 2007

Oda al gato


Metto anche la versione in lingua originale della stessa poesia.





Los animales fueron
imperfectos,
largos de cola, tristes
de cabeza.
Poco a poco se fueron
componiendo,
haciéndose paisaje,
adquiriendo lunares, gracia, vuelo.
El gato,
sólo el gato
apareciò completo
y orgulloso:
naciò completamente terminado,
camina solo y sabe lo que quiere.

El hombre quiere ser pescado y pájaro,
la serpiente quisera tener alas,
el perro es un león desorientato,
el ingeniero quiere ser poeta,
la mosca estudia para golondrina,
el poeta trata de imitar la mosca,
pero el gato
quiere ser sólo gato
y todo gato es gato
desde bigote a cola,
desde presentimiento a rata viva,
desde la noche hasta sus ojos de oro.

No hay unidad
como él,
no tienen
la luna ni la flor
tal contextura:
es una sola cosa
como el sol o el topacio,
y la elástica linea en su contorno
firme y sutil es como
la línea de la proa de una nave.
Sus ojos amarillos
dejaron una sola
ranura
para echar las monedas de la noche.

Oh pequeño
emperador sin orbe,
conquistador si patria,
mínimo tigre de salón, nupcial
sultán del cielo
de las tejas eróticas,
el viento del amor
en la intemperie
reclamas
cuando pasas
y posas
cuatro pies delicados
en el suelo,
oliendo,
desconfiando
de todo lo terrestre,
porque todo
es inmundo
para el immaculado pie del gato.

Oh fiera independiente
de la casa, arrogante
vestigio da la noche,
perezoso, gimnástico
y ajeno,
profundíssimo gato,
policía segreta
de las habitaciones,
insignia
de un
desaparecido terciopelo,
seguramente no hay
enigma
en tu manera,
tal vez no eres misterio,
todo el mundo te sabe y perteneces
al habitante menos misterioso,
tal vez todos se creen dueños,
propietaros, tíos
de gatos, compagñros,
colegas,
discípulos o amigos
de su gato.

Yo no.
Yo no subscrivo.
Yo no conozco al gato.
Todo lo sé, la vida y su archipiélago,
el mar y la ciudad incalculabile,
la botánica,
el gineceo con sus extravíos,
el por y el meno da la matemática,
los embudos volcánicos del mundo,
la cáscara irreal del cocodrilo,
la bondad ignorada del bombero,
el atavismo azul del sacerdote,
pero no puede descifar un gato.
Mi razón resbaló en su indiferencia,
sus ojos números de oro.

Ode al gatto


oggi voglio postare una bella poesia di Pablo Neruda, dedicata a tutti gli amanti dei gatti.





Gli animali furono
imperfetti, lunghi
di coda, plumbei
di testa.
Piano piano si misero
in ordine,
divennero paesaggio,
acquistarono nèi, grazia. volo.
Il gatto,
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso:
nacque completamente rifinito,
cammina solo e sa quello che vuole.

L'uomo vuol essere pesce e uccello,
il serpente vorrebbe avere le ali,
il cane è un leone spaesato,
l'ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia per rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole essere solo gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.

Non c'è unità
come la sua,
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione:
è una sola cosa
come il sole o il topazio,
e l'elastica linea del suo corpo,
salda e sottile, è come
la linea della prua di una nave.
I suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola
fessura
per gettarvi le monete della notte.

Oh piccolo
imperatore senz'orbe,
conquistatore senza patria,
minima tigre da salotto, nuziale
sultano del cielo
delle tegole erotiche,
il vento dell'amore
all'aria aperta
reclami
quando passi
e posi
quattro piedi delicati
sul suolo,
fiutando,
diffidando
di ogni cosa terrestre,
perché tutto
è immondo
per l'immacolato piede del gatto.

Oh fiera indipendente
della casa, arrogante
vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico
ed estraneo,
profondissimo gatto,
poliziotto segreto
delle stanze,
insegna
di un
irreperibile velluto,
probabilmente non c'è
enigma
nel tuo contegno,
forse sei mistero,
tutti sanno di te ed appartieni
all'abitante meno misterioso,
forse tutti si credono
padroni,
proprietari, parenti
di gatti, compagni,
colleghi,
discepoli o amici
del proprio gatto.

Io no.
Io non sono d'accordo.
Io non conosco il gatto.
So tutto, la vita e il suo arcipelago,
il mare e la città incalcolabile,
la botanica,
il gineceo coi suoi peccati,
il per e il meno della matematica,
gl'imbuti vulcanici del mondo,
il guscio irreale del coccodrillo,
la bontà ignorata del pompiere,
l'atavismo azzurro del sacerdote,
ma non riesco a decifrare il gatto.
Sul suo distacco la ragione slitta,
numeri d'oro stanno nei suoi occhi.

mercoledì 5 dicembre 2007

Mercatini di Natale

Sabato 8 dicembre, alle ore 18, nella chiesa prepositurale di Fivizzano, l’Arts Academy Choir eseguirà un concerto con canti tradizionali natalizi e musica gospel.
L’evento si terrà in occasione del tradizionale mercatino natalizio allestito nelle vie e nelle piazze di Fivizzano.
Una bella occasione per gli amanti della musica che potranno ascoltare oltre ai canti natalizi classici anche brani meno conosciuti ma altrettanto coinvolgenti.
La seconda parte del concerto sarà invece dedicata alla musica spiritual e gospel.

Concerto per Elsa

Domenica 16 dicembre, alle ore 20 e 30, nella chiesa di San Giacomo a Podenzana, l’Arts Academy Choir eseguirà un concerto per raccogliere fondi per la piccola Elsa.
Elsa è una splendida bambina di otto anni che ha bisogno, per guarire dalla sua malattia, di una costosissima terapia da effettuarsi all’estero. I medici hanno garantito che potrà cominciare a parlare e così, il Comune di Podenzana ha accolto l’idea della pro loco, rinunciando alle tradizionali luminarie natalizie per devolvere la cifra necessaria per un più nobile scopo.
Anche il concerto del 16 avrà la stessa finalità: raccogliere fondi per rendere possibile questo sogno e fare felice una bambina e tutta la sua famiglia.
Anche questo è un aspetto del Natale che è alle porte e, forse, è uno dei suoi aspetti più belli; quello lontano dallo sfavillio del consumismo, dai regali inutili, dallo spreco ma che arriva dritto al cuore di chi vuole ascoltarlo.

martedì 4 dicembre 2007

E' andata...

E' andata... bene.
Finalmente ieri ho superato l'esame che mi ha impegnato così tanto e quindi, spero, posso smettere di tediare i miei amici e quelli che mi sono stati vicini e posso invece dedicarmi all'aggiornamento del sito e del blog.
Nel frattempo sono usciti nuovi appuntamenti.
Nei prossimi post e sul sito vi terrò aggiornati.