martedì 21 agosto 2007

dott. Nasello

Il nostro amico Massimo (dott. Nasello), nel concerto del 10 maggio, alla fine, oltre alla ninna nanna che ho inserito in un post precedente, ha cantato anche un'altra canzone: "La storia amorosa di Cecco e di Rosa".
Sperando di fare cosa gradita e per ricordare ancora una volta quel bel concerto, ve la presento:

“La storia amorosa di Cecco e di Rosa”

( liberamente ispirata da Sergio Tofano detto “Sto”)

testo di Massimo Ivaldo, musica di Federico Foce




Coro:“Canterò di Rosa e Cecco una storia commovente
che comincia dolorosa ma finisce dolcemente”

Una splendida domenica pronto era il matrimonio
Cecco e Rosa vanno uniti e a ciascuno un testimonio

Se non quando il Gran Corteo sta per giungere all’altare
ecco a Cecco arriva un ordine che lo chiama militare

La Rosina e i genitori e i parenti a tale annuncio
fanno un pianto disperato che descrivere rinuncio

Cecco abbraccio la Rosina e nasconde il suo tormento
se ne parte per il fronte e raggiunge il reggimento
se ne parte col fucile anche se non è contento




Alla guerra, oltre il confine, fra trincee e qualche fosso
Cecco vuol farsi coraggio “Sennò me la faccio addosso!”

Non appena il Comandante gli da un ordine, lo vedi
Cecco prova a farsi in quattro e a seguirlo su due piedi

“Oggi Cecco devi prendere al nemico la bandiera!”
gli ordina quel Comandante, “E veloce, entro stasera!”

Sul perché lo debba fare Cecco proprio non capisce
“La bandiera già l’abbiamo!... con le stelle e con le strisce!”
“La bandiera non è mia!” Ma poi all’ordine obbedisce



La bandiera è appesa in alto, Cecco e ne strappa un bel pezzo!
L’ ha rubata al suo nemico ma pagata a quale prezzo?

Un proiettile avversario per l’orecchio è penetrato
Sorte sua dall’altro esce… così come gli era entrato!

“Cecco alzati da terra! Pancia all’aria sembri un pesce!”
da un orecchio entra il comando ma dall’altro se ne esce!”

“Vai a difendere la Patria, soldatino intraprendente!”
urla e grida il comandante, Cecco proprio non ci sente
per quel buco nelle orecchie ora gli ordini son niente!




Ma non sente neanche l’odio delle bocche perciò dico
che ora non può più distinguer un amico da un nemico

E così dopo tre giorni torna a casa dalla Rosa
che ora piange, ma di gioia, mentre va all’altare sposa

Cecco non sente la musica, nessun inno nuovo o vecchio
né la predica del prete, sai, per via di quell’orecchio

Però sente e non è poco ogni vento ed ogni brezza
e della sua bella sposa, ogni bacio, ogni carezza
e la Rosa con un soffio gli cancella ogni tristezza
Perché un bacio è come un soffio, ti allontana la tristezza


Coro:“Ho cantato Rosa e Cecco, nella storia commovente
che comincia dolorosa ma finisce dolcemente”

Nessun commento: