venerdì 18 aprile 2008

I tre alberi

Un racconto pasquale che mi è arrivato (un po' in ritardo) con una mail da una mia amica.
Mi è piaciuto molto e voglio riproporvelo, anche perché il messaggio di questo racconto vale in ogni momento.
Spero che piaccia anche a voi.
L'autore è ignoto.


C’erano una volta, su una montagna, tre alberi che sognavano e speravano.

Il primo disse: «Io vorrei essere un baule pieno di tesori, oro e pietre preziose. Così tutto il mondo potrebbe vedere la mia bellezza».

Il secondo albero esclamò: «Un giorno io sarò un battello solido e potente, trasporterò re e regine per tutti i mari del mondo. Tutti si sentiranno al sicuro a bordo».

Il terzo albero disse: «Io voglio diventare l’albero più grande e più forte della foresta. La gente vedrò la mia cima dalla collina, e penseranno al cielo e a Dio; sarò l’albero più alto di tutti i tempi e nessuno si scorderà di me».

I tre alberi sognarono per diversi anni sperando che i loro sogni si avverassero. Un bel giorno arrivarono tre boscaioli.

Uno di loro s’avvicinò al primo albero e disse: «Questo albero mi sembra solido, lo potrei vendere al falegname».

Il boscaiolo tagliò l’albero, e l’albero si sentì felice di essere stato tagliato pensando che il falegname l’avrebbe trasformato in un baule.

Il secondo boscaiolo vedendo il secondo albero disse: «Questo albero sembra forte e solido, venderò il legno ai costruttori di battelli».

Il secondo era felice all’idea che tra breve avrebbe cominciato la sua carriera sugli oceani.

Quando i boscaioli s’avvicinarono al terzo albero, quest’ultimo si spaventò, sapeva che se lo tagliavano, tutti i suoi sogni di grandezza sarebbero svaniti.

Uno dei boscaioli disse: «non ho bisogno di un albero speciale, questo andrà bene». E il terzo albero fu tagliato.

Quando il primo albero arrivò dal falegname, fu trasformato in una semplice mangiatoia per animali. La mangiatoia fu messa in una stalla e riempita di fieno. Non era proprio la risposta al suo desiderio...

Il secondo albero che sognava di trasportare re e regine per gli oceani, fu trasformato in una barca da pesca. I suoi sogni svanirono.

Il terzo albero fu tagliato in pezzi di legno e abbandonato in un angolo.

Gli anni passarono e i tre alberi dimenticarono i loro sogni.

Un bel giorno, un uomo e una donna arrivarono alla stalla. La donna fece nascere suo figlio nella stalla e mise il bambino nella mangiatoia che era stata fabbricata con il legno del primo albero. L’uomo avrebbe voluto offrire una culla al bambino, ma la mangiatoia andava bene. L’albero comprese allora l’importanza dell’evento che stava vivendo e capì che conteneva il tesoro più prezioso di tutti i tempi.

Anni più tardi un gruppo di uomini salì sulla barca di pescatori fabbricata con il legno del secondo albero; uno degli uomini, stanco, si addormentò. Una tempesta si alzò e l’albero pensò di non essere abbastanza forte per portare il suo equipaggio in mezzo alla tempesta. Gli uomini allora svegliarono quello che si era addormentato.

Questi si alzò e disse: «Pace» e la tempesta cessò. In quel momento l’albero capì di aver trasportato il Re dei Re.

Infine, qualcuno andò a prendere i pezzi del terzo albero dimenticato in un angolo, il legno fu trasportato per le strade, mentre l’uomo che lo portava veniva insultato dalla folla. L’uomo fu inchiodato ai pezzi di legno, elevato a croce, e morì in cima ad una collina. Quando arrivò la domenica, l’albero realizzò di essere stato così forte da tenersi in cima alla collina e essere vicino a Dio. Gesù era stato crocifisso sul suo legno...

Ciascuno dei tre alberi ebbe quello che aveva sognato, in modo diverso da quello che avevano immaginato.

Non sappiamo mai quali sono i disegni di Dio per noi..

9 commenti:

Anonimo ha detto...

simpatica la storia dei tre alberi ma con un finale un po troppo mistico !!! poveri alberelli forse sarebbe stato meglio fossero rimasti al loro posto ciao a tutti

Robert Cheaib ha detto...

La storia è molto bella,

se con "mistico" Butcher intende parlare della vita intima con Dio... allora condivido appieno la sua qualifica... vedendola con tanta positività! L'esistenza trova il suo pieno dispiegamento quando è letta alla luce del "Tutto", altrimenti rimarrebbe un intermezzo dimezzato e quasi insignificante se non venisse vista alla luce di tutta la Sinfonia, e in questo il mistico non è mai "di troppo"

Sono un sostenitore dell'ecologia, ma trasponendo i simboli naturali su esistenze umane: "l'albero" umano è creato per essere trapiantato... chi non sperimenta quanto le aspirazioni volute distano dopo la loro realizzazione dalla nostra reale volontà che anela - anche nostro malgrado - ad Altro.

keep the good work!

Anonimo ha detto...

caro robert indubbiamente hai una cultura superiore alla media .. e sicuramente superiore a quella di un" butcher "come me !!! cerchero di dotarmi di un vocabolario per interpretare al meglio i tuoi pensieri !! suggestiva la foto del tuo sguardo !! pura curiosita ..a che categoria appartieni..ciao

Anonimo ha detto...

scusate non volevo essere anonimo ma non ho tanta dimestichezza con il pc

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La ringrazio per Blog intiresny

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